Riscaldamento camper fai da te. Cosa scegliere e perchè
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Riscaldamento camper fai da te. Cosa scegliere e perchè

L’inverno è ormai arrivato, e anche se molti camperisti preferiscono mettere il loro mezzo “a riposo” (magari sospendendo anche l’assicurazione), non tutti vogliono restare in attesa delle prime belle giornate di primavera per partire per un bel viaggio on the road! Noi Viaggiatori per Caso, ad esempio, ci siamo appassionati subito a questo modo di viaggiare libero e selvaggio, e abbiamo deciso di attrezzare il nostro van (per noi, Freddy!) in modo la poterlo usare anche nella stagione fredda.

Perché installare un sistema di riscaldamento nel camper?

Abbiamo fatto tante ricerche, valutazioni e ci siamo informati bene. Abbiamo studiato con cura opinioni e documentazione di chi, come noi, ha fatto un restauro del camper fai da te. Così, dopo aver acquistato il nostro furgonato d’epoca, averlo accessoriato e arredato (ci ha aiutato anche IKEA, leggi qui come) abbiamo cominciato a desiderare un riscaldamento per l’inverno, sicuro e facile da installare.

Inizialmente abbiamo valutato una vecchia stufa a gas Truma già in dotazione del van, ma la riparazione sarebbe stata onerosa, soprattutto considerando l’età del sistema. Abbiamo scartato l’idea anche di acquistarne una nuova, perché le stufe a gas hanno un costo più elevato rispetto ad un riscaldatore a gasolio, (una stufa Truma Combi costa anche 2700€). Inoltre l’idea di un riscaldamento a gas ci faceva sentire poco sicuri. La nostra scelta è quindi caduta su un riscaldamento a gasolio.
Adesso siamo pronti a dirti nel dettaglio cosa abbiamo scelto, come abbiamo proceduto con il montaggio e come funziona un riscaldamento camper fai da te!

Come scegliere il riscaldamento fai da te per il camper

Come prima opzione abbiamo pensato ad una stufa Webasto, utilizzata anche su camion e tir per il riscaldamento della cabina. Questo sistema utilizza il gasolio per produrre l’aria calda che riscalda la cellula del camper. Oltre ad essere più sicura, rende il rifornimento più pratico rispetto alla tradizionale bombola a gas, ma la spesa… avrebbe superato i 1000€! Un costo adatto più a camper strutturati e spaziosi, ma sproporzionata per il nostro van.

Così abbiamo iniziato a valutare alternative più economiche, quelle comunemente chiamate cinebasto, identiche nel funzionamento, ma in vendita a cifre decisamente più contenute (a partire dai 110,00€).

installare una stufa a gasolio nel camper

Come funziona la stufa per il camper?

Il sistema è semplice, e non utilizza una caldaia, ma il gasolio e l’energia dalla batteria dei servizi come alimentazione. I riscaldatori a gasolio possono essere installati in modo che “peschino” direttamente il carburante dal serbatoio del veicolo, oppure da un piccolo serbatoio extra che si può posizionare dove si preferisce (noi l’abbiamo installato sul retro).

La stufa è composta da una piccola pompa per il gasolio e da un bruciatore; esternamente ad esso circola una corrente d’aria (generata da una ventola) che si riscalda a contatto con la superficie esterna del bruciatore.

bocchette uscita aria calda cinebasto - vanlife

L’aria calda viene incanalata in un tubo e arriva nella cellula del camper a una temperatura di 75-85°C. Il sistema è controllato da un termostato digitale installabile liberamente nella cellula del van, e dal quale possiamo controllare la potenza fornita dalla stufa e impostare la temperatura ambiente che desideriamo.

Quale riscaldatore a gasolio scegliere?

Una volta scelta la tipologia di riscaldamento, è arrivata la parte più difficile: abbiamo dovuto decidere quale acquistare! In commercio ci sono diversi riscaldatori a gasolio con prezzi molto differenti: i già nominati Webasto, ma anche Eberspächer, Planare, e ovviamente, i vari riscaldatori cinesi. I costi variano dai 150€ per quello cinese ai circa 1000€ per i marchi più conosciuti. Per quanto riguarda i riscaldatori cinesi sui vari siti in rete ne possiamo trovare tanti, in tante varianti; anche se secondo noi la maggior parte sono in realtà lo stesso prodotto marchiato da ditte diverse.
 

Abbiamo fatto lunghe ricerche, letto consigli e opinioni dei possessori… E abbiamo considerato che se anche si fosse guastato presto, o avessimo dovuto sostituirlo in breve tempo, avremmo dovuto acquistare 10 riscaldatori cinesi per raggiungere il costo di un Webasto! Quindi, perché non provare? Così abbiamo scelto una stufa a marchio Vevor, più precisamente questo modello a 5 kw.

 
 

 

Abbiamo dovuto valutare bene anche lo spazio che potevamo riservargli, una cosa da non sottovalutare in caso di piccoli furgonati. Quindi, prendi bene le misure e confrontale con quelle del prodotto che vorresti acquistare! Nel caso del nostro Fiat Ducato, ad esempio, avevamo a disposizione solo un piccolo spazio in fondo ad un armadietto, e alcuni sistemi avevano dimensioni più grosse. Ecco perchè un riscaldatore a gasolio con serbatoio esterno si è rivelata la soluzione migliore per noi.

Quanto occorre per montare un riscaldamento camper fai da te?

Il riscaldatore viene fornito con un kit per il montaggio completo, compresi tubi e strumenti essenziali. Nella nostra confezione abbiamo trovato: pompa, centralina con termostato, serbatoio da 10 litri, tubo per il gasolio, 2 marmitte, tubo per l’aria calda, tubo per aspirazione, tubo per scarico e bocchette per l’aria. I materiali ci sono sembrati di buona fattura; i ricambi sono identici a quelli del “fratello” più famoso. 

 
Riscaldamento camper fai da te - termostato

Nel nostro caso, l’operazione completa (installazione della stufa, predisposizione buchi nella carrozzeria, installazione della tanica, cablaggio del quadro elettrico e collegamento del termostato) ha richiesto circa una giornata. Le tempistiche lunghe in realtà sono state dettate dal pochissimo spazio di movimento nel vano dedicato alla stufa.

Quanto scalda una stufa per il camper?

Il livello di calore è quantificato in Kilowatt, ma ovviamente è relativo alle dimensioni del mezzo. I controlli del termostato e il ventilatore necessitano di elettricità 12v. Abbiamo testato che un piccolo furgone come il nostro, lungo 5,40m, con un impianto da 5 kw è caldo con pochi minuti di funzionamento; ovviamente un mezzo più grosso avrà bisogno di più potenza. Approssimativamente, un tipico riscaldatore richiede 0,1 litri di gasolio all’ora. È importante notare che il riscaldatore utilizza carburante solo durante la combustione, e per quanto riguarda la batteria servizi, in sosta libera non abbiamo avuto problemi per una notte intera di funzionamento continuo.

 

Freddy nella neve a dicembre
 
E per quanto riguarda la rumorosità? Noi abbiamo installato nel vano che ospita la stufa anche una serie di pannelli fonoassorbenti, ma l’unico rumore che si avverte è quello della pompa, non fastidioso e… abbastanza soporifero! Per ora questo è il nostro test, decisamente soddisfacente, anche se non definitivo in quanto manca un riferimento sulla durata nel tempo del prodotto. Per i prossimo aggiornamenti seguici sul nostro profilo Instagram viaggiatoripercaso, oppure sulla nostra pagina facebook!
 

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Sono Nicoletta, travel blogger e web content editor di Viaggiatori per Caso. Parto appena posso: per riscoprire la mia capacità di stupirmi, per imparare a sorridere davanti alle bellezza delle cose semplici, per apprezzare l’essenzialità, e per scoprire che non c’è posto al mondo che non meriti di essere visto!

17 thoughts on “Riscaldamento camper fai da te. Cosa scegliere e perchè”

  1. Nonostante l’articolo parli del riscaldamento in modo tecnico, hai reso l’argomento di facile comprensione. Gli articoli che scrivi sulla vostra esperienza in camper sono utilissimi, mi piacerebbe un giorno fare una bella esperienza con questo mezzo e i tuoi articoli aiutano a capire tante nozioni di cui magari alla prima impressione non si riesce subito a comprendere.

  2. Molto interessante questo articolo, non ho un camper però mi sono sempre chiesta come si può andare in camper in inverno, con questo articolo mi hai chiarito questa domanda.

  3. Cosa posso dire, brava, bravi, sei preparata e volenterosa!
    Io un pó meno su quest’argomento, perché sono tremendamente pigra.
    Però ho i miei capisaldi anch’io e mi è venuto in mente un altro film da suggerirti: ‘Tir’ di Alberto Fasulo.
    È più azzeccato ‘Nomadland’, come ti ho già suggerito, ma anche quest’altro può darti qualche dritta e suggestione.
    Buon viaggio!

  4. Io credo che da quando hai iniziato a dare così tanti suggerimenti sotto il punto di vista della “vita da camper” stai davvero ispirando molti che lo hanno per cavarsela da sé!

  5. Mi sono sempre domandata come facciano le persone ad uscire con il camper anche d’inverno. E tu ti chiederai: come mai questa domanda? Perché vivo in un posto dove deve esserci una grande cultura del camper. Quindi mi sta bene che a ridosso di Pasqua e poi via via per l’estate li vedo sistemare i camper e attrezzarli per le ferie, ma non capivo come mai sbucassero fuori anche a ridosso di Natale. Ora lo so!

    1. Ciao Marlene allora devo proprio chiederti dove vivi, perchè spesso per noi camperisti non è facile trovare aree attrezzate e paesi a cui non dà fastidio la presenza di camper parcheggiati!

  6. Molto molto interessante. Attualmente abbiamo una macchina camperizzata, ma stiamo valutando l’acquisto di qualcosa di più pratico diciamo e questo era uno dei nostri dubbi più grandi. Grazie|

  7. Molto interessante, Nicoletta! Può capitare che non si rifletta molto sulla cosa, ma in periodo invernale può fare la differenza tra godersi paesaggi da sogno (andandoci, ben attrezzati, in camper) e guardarli dallo schermo del pc (perché non ci si è debitamente organizzati). GRAZIE

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